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Animazione Tradizionale: finzione e funzione nel comunicare per immagini

3 Giugno 2024
Animazione Tradizionale: finzione e funzione nel comunicare per immagini

Con le attuali tecniche di animazione non ci sono limiti a quello che possiamo realizzare. Grazie al digitale, si può dire che il controllo di quello che succede sullo schermo è pressappoco totale.

Quando si presenta la possibilità di trasmettere un messaggio attraverso l’animazione, nel nostro lavoro di comunicatori, si scontrano due identità: quella di sperimentatori e quella di custodi del “fatto a mano”.

Ma di cosa stiamo parlando? Che cos’è l’animazione tradizionale?

L’animazione è una bella finzione, nata per donare movimento a immagini statiche: l’animazione non esiste!

Ogni singola parte del movimento di personaggi e scenari disegnati viene colta e animata singolarmente. Un processo lungo e laborioso, accorciato, in seguito, dall’introduzione del rotoscopio, uno strumento di vetro che permetteva allo sfondo di restare uguale e di muoversi in senso orizzontale sulla scena (rendendo necessaria solo l’animazione dei personaggi). Questa tecnica è la stessa usata per le animazioni “puppet” di Nightmare Before Christmas e Wallace & Gromit

È un lavoro di pazienza e artigianato, in cui i singoli disegni dello storyboard (pre-produzione) vengono assemblati con cura, rendendo visibile la dedizione in ogni fotogramma. Il digitale, con la sua precisione e rapidità, offre più controllo, precisione, e risultati più efficienti.

Eppure, nessuno guardando Biancaneve, si è mai sognato di dire “ah, se lo avessero animato in CGI!”.

La magia dell’animazione tradizione risiede nel suo processo, nel tocco umano che dà vita a ogni scena.

Ma come siamo arrivati ad adottare questa tecnica?

Tutto ebbe inizio da una semplice GIF! Prima dando il moto ad un piccolo disegno, poi mettendo in movimento dei quadri (di Monica) e, infine, approdando a cucire storie sempre più complesse.

Mentre il “passo a 1” (o frame-by-frame) si mantiene sulle due dimensioni, per dare vita a sequenze più complesse, abbiamo introdotto anche la parallax animation (inventata, ovviamente dalla Disney, appositamente per il film di Bambi), un effetto ottico che sfrutta la stratificazione degli elementi per dare profondità. Si tratta di una tecnica sofisticata che, infatti, ebbe molto più successo nel mondo dei videogiochi (Super Mario, Blade warrior, Rayman Legend ecc.) … roba da nostalgici, ma è esattamente il flow che si adatta alle nostre narrazioni!

La parallax aggiunge uno spazio di manovra in più al disegno: sfrutta la semplicità per dare profondità. Il feel di quelle prime animazioni ci ispira e ci motiva. In fondo, vogliamo fare quello che la Disney e i videogiochi fanno da sempre: dare forma ad avventure fantastiche e condividerle!

Il movimento ci fornisce moltissime informazioni riguardo a un’oggetto, ma c’è qualcosa di più: l’illusione di una magia. Chiunque può capirla ed esserne affascinato, adulto o bambino.

Non a caso, fu Walt Disney a dare inizio all’Era dell’Animazione, convenzionalmente il 18 Novembre 1928, il giorno della proiezione pubblica del primo film parlato: Steamboat Willie, con protagonista Topolino. La Valle dell’Innovazione, nelle prime fasi di sperimentazione, fu l’America: il legame tra fumetti e disegni animati era innegabile e, spesso, il ruolo di fumettista era interscambiabile con quello dell’animatore.

Come i primi pionieri dell’animazione erano a metà tra il fumettista/illustratore e l’animatore vero e proprio, anche noi ci rivediamo in questa definizione e, allo stesso modo, adottiamo i metodi tradizionali.

La pregevolezza di queste tecniche è evidente: frame-by-frame, ogni parte è scomposta e ricomposta con la massima cura. Ad avere valore non è il lavoro singolo, ma la coordinazione e la coerenza tra le sue parti.

C’è più lavoro, ma c’è anche più sentimento, si ottiene un effetto magico, eppure concreto: il prodotto assume qualità non solo nel risultato, ma nella sua stessa realizzazione.

Il nostro cuore batte per il processo.L’animazione tradizionale è in grado di sintetizzare concetti complessi in modo semplice e chiaro e si presta del tutto a comunicare idee e storie: ingabbia i concetti e li trasforma effettivamente in sequenza dinamica di immagini. Gli effetti sonori completano il processo espressivo e armonizzano il prodotto finale. Sono importantissimi per creare l’incanto nel suo insieme. L’immedesimazione non sarebbe altrimenti possibile.

Semplice e magico allo stesso tempo!

If you want to know more:

Bendazzi G., Animazione: una storia globale, Torino, UTET 2017.

Perrotto V. “Animazione tradizionale e animazione digitale”. SaGrafica.it,12 Dicembre 2023: https://www.sagrafica.it/animazione-tradizionale-e-animazione-digitale/

UnioncamereER. “TRANSIZIONE ENERGETICA in Emilia-Romagna”, YouTube, 27 maggio 2024, Video, 2:23.

Yobi Scribes. “S-CER Animation”. YouTube, 5 dicembre 2023, Video, 1:48.

151eg. “ELENCO DI TUTTE LE TECNICHE DI ANIMAZIONE”. YouTube, 17 dicembre 2020, Video, 12:04.

151eg. “IN BREVE Storia della Disney”. YouTube, 9 dicembre 2023, Video, 11:00.

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